19 gennaio 2014

CHUBBY WOLF - Bouquets Of Vacant Jouissance, Live on KCRW [2008]

- Chubby Wolf -

- Danielle Baquet-Long (1982 - 2009) -

Così, avevo voglia di ricordare per un istante quel bellissimo progetto musicale creato da Danielle Baquet-Long aka Chubby Wolf. Ricordiamo a tutti che Danielle fu moglie e componente del duo ambient - tuttora attivo - Celer assieme al marito William Thomas Long. Danielle, tragicamente scomparsa in giovanissima età nel luglio 2009 per una complicazione cardiaca.

Mi piace ricordarla con questo estratto live del 2008 ...


Drone-ambient molto intenso e introspettivo. Buon ascolto!


Ciao Danielle ...

18 gennaio 2014

SACHIKO & RINJI FUKUOKA - Void [Musik Atlach, 2013]

- Sachiko & Rinji Fukuoka -

Seconda uscita del improvvisato duo nipponico. Titolo: "Void".


... e così anche Noi abbiamo improvvisato una specie di recensione e che (forse) a breve sarà pubblicata per OndaRock.
Non si capisce nulla, ma è quello che ci passava per la testa in quel momento. Leggete un pochino ... se vi va ...


L’età avanza e la memoria ormai vacilla. Nonostante “άTOMO∑” sia abbastanza recente nonché strepitoso, ho dovuto riascoltarlo per avere termini di comparazione, sfumature ed eventuali differenze con questa nuova uscita del nipponico duo Sachiko/Fukuoka.

 “Void” è la registrazione dal vivo che i due artisti tennero il 6 giugno 2011 presso lo Koenji ShowBoat di Tokyo; ciononostante ha come l’effetto di essere stata eseguita all’interno di una piccola gabbia di Faraday, mentre esternamente imperversano scariche elettriche da 20000 volts generate da giganteshe bobine di Tesla. Nessuna traccia di geometrie eteree, da oltretomba o riverberi da cattedrale gotica quindi, semmai presenta forme più rituali, accompagnate da tantriche voci, preghiere e invocazioni varie; in alcuni passaggi sembra quasi di ascoltare quelle lunghe note emesse dalle trombe tibetane.
I tremolii sono inseriti al momento giusto; il drone è sempre opprimente, pressante, metallico e cavernoso in alcuni istanti dei trenta minuti complessivi, ma soprattutto è elettrico.
Perché la scelta del titolo di questo disco è caduta su vuoto? Interessante argomento. La risposta si può (forse) trovare in due sole parole: elettricità statica. Avete presente, no? Dai, quell’accumulo di cariche elettriche così fastidioso che, se non ci si avvicina e se preso e considerato per il solo fenomeno, risulta innocuo e addirittura in un certo senso fa anche un pochino di tristezza.
Un banale, contorto e malatissimo discorso per scrivere che la statica è come quelle persone che, per loro natura, ritrovandosi ad essere sempre isolate e solitarie, sono altrettanto desiderose di donare e offrire tante gioie e pochi dolori: alla fin fine quel rilascio di elettricità è comunque un dare/ricevere, non siete d’accordo? Ecco da cosa deriva questa sensazione di into the void, ovvero: una sorta di attrazione.

A noi Sachiko continuerà a piacere quando oscilla fra l’etereo e il dannato – vedi “Hverfanda Hvél -, però questo secondo live, anche se inferiore al precedente, non dispiace poi così tanto.


Godetevi la performance in tutta la sue interezza e integrità.

5 gennaio 2014

CASSANDRA - E/E [Suicide Produzioni, Angst, 2013]

- Claudia 'Rae' Boom -

Non scrivevo più recensioni - si fa per dire, poichè non è cosa mia - da credo maggio/giugno 2013, e così quella signorina malata - non l'ho mai vista ma presumo che lo sia e presumo non si offenda neanche - che vedete in foto e che si fa chiamare Cassandra, con il suo primo lavoro musicale dal titolo "E/E" (che poi queste due E sono l'unica cosa del disco che non sono riuscito a capire) mi ha nuovamente stimolato la scrittura, e verso fine anno è stata pure pubblicata su OndaRock.

leggete un pochino sta schiforece ...


Le macerie, la polvere, qualcosa che è stato ma che non è più forma, se non cumulo.
C’è autarchia, incapacità di vivere, sentimenti contrastanti e pruriti interiori.
                                                                                                             
- Claudia "Rae" Boom -

Continuerò sempre a pensare che Torino - per il suo grigiore, per la glaciale temperatura e per le persone dall’aspetto apparentemente sempre indifferente, triste e malinconico – sia la città adatta a vivere per chi soffre di gravi malattie dell’animo.
La rumorosa Mushy, quella prima della svolta darkwave, il virtuosismo noir di Lili Refrain, l’ambient aliena di Xxena e il doom esoterico di Agarttha vanno a braccetto con il pornosonico di Fe Male Fou e le visioni di Claudia "Rae" Boom alias Cassandra.
Stando così le cose, sembrerebbe che a Roma, negli ultimi anni, imperversi uno strano virus che infetta e colpisca soltanto le giovani fanciulle – peraltro tutte molto carine - conferendo loro tanta alienazione e malessere sociale, in poche parole: c’è aria malsana nella Capitale, malattia, disagio e marciume, tanto che forse è arrivato il momento di rifare un salto da quelle parti.

In perfetta comunione d’intenti, due piccole etichette indipendenti romane (Suicide Produzioni e Angst Records) pubblicano verso la fine di novembre “E/E”, primo debutto dark-impro-noise di Cassandra: 99 copie formato audiocassetta fornite all’interno di un gustoso artwork artigianale.
Mi sono chiesto: che ci sarà mai dentro questa scatolina in cartone color nero carbone? Mi aspettavo – oltre il nastro musicale – degli ossicini, formule magiche e qualche amuleto rituale, e invece, ecco spuntare il misticismo magico del quadrato del "Rotas".
Una confezione che sembra ricordare quei contenitori funerari dove si conservano le ceneri dei cari defunti o in alternativa, se si vuole essere meno sepolcrali, le scatoline in cui si custodiscono gelosamente i vecchi ricordi d’infanzia, piccoli oggettini in apparenza insignificanti ma di gran valore personale.

Due tracce compongono questo breve e straordinario debutto: “Ventunesimo Canto”, che presumibilmente richiama l’opera di Dante ed è anche presente nella colonna sonora di "Liscivia" di Francesco Niccolai (film in concorso al Torino Horror Film Fest 2013) e “Maledetti”.
“E/E” è fatto di isterismi noise, demoniaci vocalizzi e anime dannate che s’intrecciano con droniche atmosfere sulfuree, maledizioni e misteriose catacombe etrusche: corrosivo e letale quanto l’acido fluoridrico.
Le 99 copie finiscono subito: affrettatevi! Macerie, solo e soltanto macerie, abbastanza chiaro, no?