8 marzo 2014

DISMAL - Miele Dal Salice [DreamCell 11, 2006]

- Dismal - 

L'intenzione è quella di inserire due o tre post relativi a band o artisti della mia città, ovvero Torino, e magari finendo a qualcosina di mia produzione, ma questa opzione è ancora tutta da valutare poichè ci vergognamo molto ma soprattutto è robaccia davvero inascoltabile ... boh, vedremo.
Intanto ascoltiamoci i Dismal. Band torinese a tutti gli effetti e che sul finire dello scorso anno, dopo una attesa durata quasi otto anni, sono ritornati con questa favola dal titolo "Giostra di vapore".

- Dismal -


"Giostra di vapore" non è affatto male. Le tracce eteree però non riesco a trovarle, anzi, trovo che sia, più suonato, marcatamente orchestrale e tremendamente noir ("The Four Vibrations" e "Eden"); cosine che comunque non sono da buttar via neh.



Noi però vogliamo parlarvi del precedente album "Miele dal salice". Un disco che fu consumato a causa dei ripetuti ascolti, tanto che scrissi pure poche righe - ovviamente in malomodo - nel 2006 per un sito di musica goth-dark e che vediamo di riproporvi corretto e revisionato.


Il percorso dei Dismal, band torinese già attiva nella seconda metà degli anni Novanta, passa da album come "Fiaba lacrimevole" (1998) e "Rubino liquido", fino ad arrivare a "Miele dal salice". Curatori di questo piccolo gioiello italiano sono: Afelio (testi, chitarre, sampler), Bradac (piano, synth e molto altro) e Rossana Landi che, con la sua dolcissima ed eterea voce, rende questo disco di una forte carica ambient-gotica. Le soavi melodie che si incastrano a perfezione con i testi, nonchè lo splendido booklet, fan tornare in menti paesaggi incantati, fiabe dalle mille e una notte. Un lavoro decisamente orientato verso territori ambient-ethereal ma che lascio lo spazio a linee e intrecci gothic-metal come ad esempio in Mandiàla - il brano di chiusura - o "La danza del ragno di cristallo".
"La conversione di Shani" fila liscia attraverso sottofondi musicali composti da ritmi fiabeschi, echi di usignoli, cigni e voci di bambini che giocano.
Malinconia, alternarsi di gioie e dolori, assoli di pianoforte ("Malìa") e sinfonia di forte impatto come "Polvere D'ireos": avete presente le musiche di Basil Pouledouris del film Conan?
"Miele dal salice": una fiaba a lieto fine, la rilassatezza, il non pensiero, frutta candita e pasta di mandorle.


... e possiamo anche vederci qualche videoclip.

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