- Sutt -
Isterico impro-noise dal Nord Europa. "Elementer": prima uscita ufficale per i Sutt, in cassetta e per la Sincope.
Qui, all'unanimità (compresa la micia) abbiamo votato "Jord" canzone/traccia dell'anno. Vi lasciamo quella specie di recensione che abbiamo scritto per OndaRock.
Buona lettura ... et buon ascolto!
Attenzione alle orecchie e assolutamente play loud!
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Una batteria, svariati effetti elettronici e una voce che alterna
delicatezza ad intense e ripetute crisi epilettiche: sono i pochi
attrezzi del mestiere che servono alla danese di Odense Sofie Trolde
Christiansen e al turco-norvegese Utku Tavil, ovvero i Sutt: un duo
formatosi a Berlino nel 2012, con alle spalle già numerosi tour
italiani, giapponesi e ovviamente scandinavi.
“Elementer” -
audiocassetta limitata a 70 copie – esce per la Sincope: la piccola
etichetta italiana creata dal truculento Massimo Onza, che nel giro del
rumore italiano che conta si può trovare all’interno dei Compoundead.
Fate
voi, nessuno vi obbliga all’ascolto, ma se avete almeno un ospite
mentale e determinate inclinazioni musicali, quelle che virano verso un
noise aggressivo e isterico, allora questi trenta minuti
d’improvvisazioni, spasmi muscolari e scariche nervose fanno proprio al
caso vostro.
I Sutt – scherzando - si autodefiniscono una band pop,
ma noi non ci crediamo, anche perché di buona e sana malattia ce n’è
tanta. Un po’ meno sintetici ma stessa attitudine all’estremismo vocale
dei Tearist,
e qualche similitudine sperimentalista della nostra Madame P. alias
Patrizia Oliva (“Jord”). Dal grazioso visino nordico di Sofie esce una
forma di canto stonato e malato al punto giusto, ma qui essere intonati
non serve granché, altrimenti farebbe lirica e si chiamerebbe Maria di
nome e Callas di cognome. Sta di fatto che quel suo mostrarsi fascinosa e
mantrica quanto la signorina Alos (OvO),
si sposa a perfezione con il fare tenebroso e adrenalinico di Utku, con
effetti disturbanti e lisergici simili a quelli degli Angels In
America. Per farla breve, “Elementer” è schizofrenia, caos e tanta
violenza acustica.
L’anno scorso passarono per un live
dalle parti di Torino. Il nastro è stato registrato in un imprecisato
luogo delle Alpi occidentali italiane, a quota 1700 metri e con gufi,
insetti e lupi come uniche forme viventi ad assistere alla performance.
Dal vivo hanno un impatto devastante, e nell’attesa che ripassino per
la sabauda città, ci accontentiamo di questa prima uscita ufficiale.
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