- Clara Engel -
... ma quanto ci piace questa candaese dal volto androgino.
Oggi ci chiedevamo se ci fosse qualcosa di nuovo, ed ecco spuntare questo "Ashes & Tangerines". E Noi lo sapevamo che qualcosa doveva sfuggire, accidenti alla (mia) pigrizia e alle troppe uscite discografiche.
Purtroppo, siccome arrivo in ritardo, la cassettina è esaurita. Pazienza, aspetteremo di trovarla in giro. Comunque una confezione del genere deve assolutamente finire nella mia dimora torinese, sempre più oscura e tenebrosa ... ma solo perchè non amo molto la luce, sia solare chee artificiale, sono ammesse solo quelle delle candele.
Oh! niente rituali voodoo o cose del genere neh, precisiamo!
Dateci un ascolto ... noi intanto vi lasciamo la recensione di "Secret Beasts": album (tape) - anche qui stupendo artwork curato dalla defunta Tapemancy - che rese meno inquieto l'anno 2011 ... o almeno per il periodo in cui l'ascoltai.
Un doveroso ringraziamento a Mara e al suo blog
Omote che mi ha permesso di conoscere questa stupenda artista.
Recensione by HgM per OndaRock: spero sia una gradita lettura.
<<<<<------->>>>>
Tanta passione, malinconia, tristezza e calore chiuse all'interno di un
piccolo ed esile corpo di donna: è un bel mistero! Lei si chiama Clara
Engel, ed è canadese di Montréal; la stessa città di Elizabeth Anka Vajagic, ma questa forse è solo una coincidenza.
La
sua voce scalda gli animi; trafigge il cuore come la freccia di Cupido,
il tutto in bassa fedeltà e in modo semplice. È musica che attrae,
difficile sottrarsi al suo caloroso canto e alle passionali note di
piano e chitarra. Una voce che si fa notare sicuramente, tanto è vero
che Aidan Baker l'ha voluta per una parte vocale all'interno di un suo
recente lavoro intitolato "Liminoid/Lifeforms".
Un
percorso musicale cominciato nel 2004, fatto di autoproduzioni e
svariati Ep. Finalmente il 2011 sembra essere l'anno giusto per uscire
da questo quasi forzato anonimato. Escono, infatti, le prime
pubblicazioni con un'etichetta di supporto: per la Vox Humana l'Ep
intitolato "Madagascar" e per la bolognese Tapemancy il full length "Secret Beasts".
"Secret
Beasts" in realtà nasce nel 2009; è la Tapemancy ad accorgersi di
questo piccolo gioiello, tanto da pubblicarlo in una gustosa cassetta in
edizione limitata, solo trenta copie: davvero poche. Vale la pena lo
stesso spendere due parole sull'artwork di questa release,
poiché come si dice: anche l'occhio vuole la sua parte. Questa
cassetta, infatti, è chiusa all'interno di un sacchetto di stoffa di
vari colori, assieme a due spillette, una bustina di quello che
all'apparenza sembra essere caffé e un foglio in cartoncino sul quale è
presente un'accurata descrizione della caffeomanzia, in altre parole il
metodo divinatorio effettuato tramite la lettura dei fondi di caffè;
questo perché la Tapemancy associa a ognuna delle sue pubblicazioni
un'arte divinatoria.
Di base "Secret Beasts" è un disco folk con forti sfumature noir
("Break In The Sun", "To Be Without"). Provando a fare delle
associazioni con artisti ben più noti, si possono certamente trovare
note rockeggianti à la PJ Harvey ("Ghost Opera"), oppure, e sempre nel medesimo brano, diabolici vocalizzi quasi alla Diamanda Galas.
In altre canzoni, invece, il timbro vocale assume tonalità profonde
similari alla sua concittadina Vajagic ("Angelus Bells"), ma tutto ciò
non toglie il fatto che la particolare voce di Clara Engel rimane una performance
unica. Tutto il disco ad ogni modo è un alternarsi di stupendi
arrangiamenti di piano, violoncello, fiati, percussioni e malinconiche
chitarre. Se la tristezza e la malinconia, a volte anche abusata, è la
caratteristica principale ("The Beauty Of Your Design", "Blind Me"),
"Secret Beasts" si caratterizza soprattutto per le affascinanti murder ballad
("Madagascar", "Chorus Of Murderous Bell"), nelle quali il dispiacere e
l'infelicità di amori persi lascia il campo a interne e sanguinose
sofferenze di percorsi di vite spezzate.
Nella sua semplicità,
"Secret Beasts" può anche non piacere; ma se per qualche motivo avete
anche un minimo dubbio, potete sempre farvi un buon caffé e poi
analizzare il fondo della tazzina.